martedì 31 agosto 2010

Quella notte

Il vento soffia freddo,
leggere onde scivolano
su quel mare scuro
che si fonde con il cielo nero all'orizzonte
ma in alto lucente, con la sua pallida compagna
che brilla in una notte
ancora fresca di pioggia.

Tra cielo e acqua quella città sospesa
difficile da capire
svogliata si calma
dopo l'ennesimo frenetico giorno.

I capelli scompigliati dal vento
le sue labbra rosee
i profondi incantevoli occhi scuri
quello sguardo in cui perdersi più e più volte
e da cui risvegliarsi
con l'eterno ritardo dell'indolenza.

Non posso dirle ciò che provo,
inutile, nella razionale coscienza
di una situazione immutabile, già scritta,
che non devo e
inevitabilmente non voglio cambiare.

In quel luogo,
dove l'acqua si divide
il cielo e il mare si uniscono
dove la luna unisce i cuori
e il vento della realtà li divide
ho taciuto il sentimento
che avrei dovuto, voglio, non potrò
mai condividere con te.

giovedì 4 febbraio 2010

Nella luce di un scrittoio

Nella luce di un scrittoio
i miei occhi si contraggono
la realtà assente mi circonda,
poche note nella testa,
una melodia rimbombante
che non sento di cui non mi curo
mi concentra

Giù gli occhi sulle lettere, e scrivo
su gli occhi tra la gente
uno sguardo furtivo
e incontro altri occhi
e voglio incontrare altri occhi
d'innanzi a me
elusivi
caldi
distratti
concentrati...

Loro saranno
coloro che, stavo cercando
nella nebbia dei pensieri
nella nebbia dei viaggi, infiniti
nella solitudine di giorni grigi senza fine
avrei voluto incontrare

Le note scorrono
le ore scorrono
le notti scorrono
incontrerò ancora quegli occhi
buoni dolci
meschini e indifferenti...